Ormai è caos totale in Spagna. La Catalogna ha dichiarato la propria indipendenza mentre il governo centrale ha istituito un commissariamento ed un mandato d’arresto per il presidente della Generalitat de Catalunya, Carles Puigdemont. Ma proviamo a fare un po’ di chiarezza su quello che è successo in questo mese: iniziamo con il referendum del 1 Ottobre per l’Indipendenza della Catalunya, terminato con più del 90% dei consensi per il SI,ma segnando anche una durissima risposta del Governo Rajoy, che ha mandato le forze dell’ordine a sgomberare con la forza i seggi elettorali in quanto dichiarati illegittimi. Il giorno seguente la dichiarazione del re Filippo VI nei confronti del governo catalano di assoluta chiusura al dialogo. Il 10 Ottobre lo storico discorso di Puigdemont che dichiarava che l’indipendenza veniva sospesa in attesa di una risposta da Madrid. Alla fine la rottura è arrivata. Il 27 ottobre il parlamento catalano ha adottato una risoluzione con cui dichiara che “la Catalogna si converte in uno stato indipendente in forma di repubblica”. Neanche un’ora dopo, il senato spagnolo ha approvato il ricorso all’articolo 155 della costituzione, che autorizza il governo a destituire il presidente catalano Carles Puigdemont e a prendere il controllo degli organi della comunità autonoma. È la cosiddetta “opzione nucleare”, che fin dall’inizio della crisi catalana molti avevano tentato di scongiurare.E Adesso? To be continued..
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