Grosse polemiche in seguito alle primarie PD per l’elezione a sindaco tenutasi a Napoli il 6 Marzo scorso. Pare infatti emerso da una serie di video, che alcuni esponenti del partito abbiano “indirizzato” le preferenze verso il candidato filo-renziano Valeria Valente con la somministrazione di una piccola somma di denaro (nella maggior parte dei casi pare si trattasse di un euro). Una compravendita di voti, atta come sembrerebbe a “eliminare” l’altro illustre candidato del centrosinistra Antonio Bassolino, già ex sindaco partenopeo, che ha così perso le primarie per circa 400 voti. Dopo la diffusione dei video incriminati, Bassolino ha deciso di presentare immediatamente ricorso; ricorso, però, prontamente respinto nonché anticipato dalle parole del segretario PD Orfini che ha dichiarato: “Le primarie sono da ritenersi valide” e “Andiamo avanti”. Così la famosa frase di Totò “Vota Antonio, Vota Antonio, Vota Antonio” si è trasformata invece in “Molla Antonio”. Non è certo la prima volta comunque che il volere del partito prevale anche sulla scelta dei cittadini e sul loro voto. Renzi Docet.
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